Concordanza a senso

Con questo articolo si inaugura una nuova rubrica di questo blog, che non è e non vuole essere solo “scolastico”, ma intende proporre anche contenuti di carattere culturale e linguistico in senso lato.

I modelli linguistici a cui sono esposti i nostri corsisti sono innumerevoli e variegati, orali e scritti, e non tutti si rivelano utili, purtroppo, quando si tratta di migliorare le competenze comunicative degli studenti e di chi, in generale, vuole padroneggiare la lingua italiana, che spesso si dimostra “straniera” anche per chi è nato e cresciuto in Italia.

In questa rubrica, denominata “Dubbi linguistici ed errori comuni”, si tratteranno i “casi” più frequenti di uso scorretto o inadeguato di formule linguistiche molto comuni concernenti sia l’orale che lo scritto.

Uno dei “casi” più frequenti è quello della cosiddetta “concordanza a senso”. Di cosa si tratta? Cominciamo con un esempio concreto, tratto da un articolo del “Corriere della Sera” online di oggi, 10 maggio 2021.

L’occhiello recita:

«Al primo maggio 1.000 casi attivi, un terzo dei quali hanno già ricevuto due dosi. Sulle isole dell’Oceano indiano immunizzato il 60 per cento della popolazione con Sinopharm».

Ora, la frase “un terzo dei quali hanno già ricevuto due dosi” dovrebbe essere scritta così: “un terzo dei quali ha già ricevuto due dosi”, accordando il verbo con il soggetto singolare “un terzo”, mentre, seguendo un’abitudine molto comune, la persona che ha scritto il testo accorda il verbo con “dei quali” (ossia dei “casi attivi”), che non è il soggetto grammaticale della frase “hanno ricevuto”…

Proponiamo la definizione di “Concordanza a senso” tratta dall’Enciclopedia Treccani online:

«Si definisce concordanza a senso quella in cui ci si allontana dalle norme grammaticali che regolano la concordanza tra le parti variabili del discorso, privilegiando elementi che si rifanno al significato (al senso, appunto) della frase. […]

Quando c’è un soggetto collettivo che regge un partitivo (la maggioranza, un gruppo, un centinaiouna percentuale), la concordanza grammaticale richiederebbe un accordo al singolare; tuttavia, nell’uso è molto comune la concordanza a senso, che privilegia l’elemento più importante dal punto di vista del significato.

Al matrimonio c’era un centinaio di invitati (concordanza grammaticale)

Al matrimonio c’erano un centinaio di invitati (concordanza a senso)

Questo tipo di concordanza è ormai frequente anche nello scritto giornalistico».

Ecco qualche altro esempio che dovrebbe chiarire in maniera semplice di cosa si tratta (in verde il soggetto e i verbi usati correttamente; in rosso i verbi usati in maniera formalmente scorretta, anche se comune):

Il 65% [soggetto] degli italiani pensano che sia giusto dare la cittadinanza agli immigrati che vivono in Italia da un certo numero di anni.

Il 65% [soggetto] degli italianpensa che sia giusto dare la cittadinanza agli immigrati che vivono in Italia da un certo numero di anni.

La maggior parte [soggetto] degli italiani pensano

Un gran numero [soggetto] di italiani pensano

La maggior parte [soggetto] degli italiani pensa

Un gran numero [soggetto] di italiani pensa

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